NOI CAMBIAMO INSIEME AL TEMPO

 




La più grande carezza che l’anima di un essere umano possa ricevere è sentire il libero fluire dei suoi sogni. Diversamente dal porsi obiettivi fermi, il sognare vive nell’eterno presente della vita di un’uomo. Uno scopo e la lotta per realizzarlo va trattato con cura e precauzione: è un atto di appropriazione del proprio futuro.

Homo faber fortunae suae est. Ma fortuna sarebbe più efficace non tradurla come ’destino’. Così come fuggiamo dall’idea che un Dio ne abbia tracciato i segni per noi, io fuggirei a gambe levate da alcuni obiettivi che aveva la me di qualche anno fa. Noi cambiamo insieme al tempo, in un eterno, costante, presente abbraccio con la fortuna.

Ma la sorte possiamo dominarla solo nell’istante. E l’istante va e ci pesta, è il moto a luogo (in-) del verbo della stasi, viaggia ad una velocità a noi intangibile.

La personalità di una persona, appunto è in continua mutazione: io mi disconosco e riconosco ogni nuovo giorno. La personalità, e con essa la concezione della vita, si sviluppa pian piano: non bisogna pretendere di identificarla in tempi precoci. Forse, la nostra identità definita ci tocca in sorte quando smettiamo di andarne alla caccia. Ma nella vita noi siamo azione, domanda, ricerca. Noi abbiamo bisogno di cercare sempre. Abbiamo bisogno di sognare per essere vivi. Se ci chiudessimo in una concezione stretta, essa ci strangolerebbe. La vita è un oceano in tempesta, non tocca alla mente umana rinchiuderla.

 CLAUDIA SURICO

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