UN NEMICO INVISIBILE
Stiamo affrontando
giorni difficili, stiamo affrontando un nemico invisibile, nascosto nell’aria,
negli automezzi, nelle fabbriche, nei nostri corpi, persone sono morte per
questo virus, definito da molti esperti come una “normale influenza",
altri muoiono combattendola, cercando di non farci rimanere senza scorte di
pane, senza soldi, ma soprattutto molti lottano per salvare le nostre vite,
quelle dei nostri familiari, dei nostri amici, di chi amiamo. Eppure
all'ignoranza della gente non si può porre rimedio, non si riesce a far
ragionare tutti gli individui che sparano parole al vento, che non sanno di che
parlano, eppure osano dire la loro in argomenti a loro estranei.
Spesso in
questo mese abbiamo sentito critiche nei confronti del Governo, nei confronti
di Giuseppe Conte, perché starebbero violando uno dei capisaldi della nostra
nazione, uno dei diritti umani come quello della libertà, affermando che è una
negazione dei diritti quello della costrizione alla quarantena, poiché non
possono più partecipare alla vita pubblica, sociale.
L'esterno è soltanto un
luogo fisico, che spesso noi stessi disprezziamo, preferiamo rimanere chiusi
nelle nostre case perché "siamo stanchi", “è una noia uscire”, allora quel
mondo sembra quotidianità, ora sembra utopia.
Le persone cercano di tutto per
riacquisire la propria libertà negata, violando la quarantena, fingendosi tutti
sportivi, portando il cane fuori per 7 volte al giorno, per cosa? Per
assaporare l'aria dell’esterno.
Questa non è libertà, è violazione delle leggi,
la vera libertà sta nel rispettare l'altro, sta nel portare la mascherina
perché si rischia di negare la libertà agli individui più deboli che, chiusi
negli ospedali a combattere, sarebbero negati della loro vera libertà, quella
della vita, siamo tutti untori, non permettiamo ai medici di restituirci una
vita normale, se continuiamo a diffondere il virus.
Penso che la libertà sia
quella della volontà, volontà di donare, volontà di aiutare, volontà di rimanere
a casa, il diritto al lavoro, alle pensioni, alla retribuzione, solo così potremo
tornare alla normalità, potremmo tornare nelle scuole, negli uffici, nei
locali, solo così potremo avere la libertà, la mancanza di paura e la voglia di
stare insieme.
ALBERTO MONTENEGRO



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