A PARTIRE DALLA CONDIZIONE DELLA LIBERTA'

La Libertà

Podestà di vivere come ti piace, contrario di servitù [Latino: libertas].
La libertà è la facoltà dell'uomo di determinarsi da sé, di agire secondo la propria volontà e la propria ragione. Molti governi sostengono di garantire questo diritto, ma spesso la gente non ha la libertà assoluta di agire o di parlare senza censura. La gente in carcere desidera la libertà; le persone che vivono sotto un governo oppressivo anelano anch'essi alla libertà; in Italia, i cittadini hanno - teoricamente - "libertà di opinione e di espressione". In filosofia, la libertà si definisce negativamente come assenza di costrizione e positivamente come condizione di chi si autodetermina, cioè di chi è causa e principio del proprio agire.

In conseguenza della emergenza sanitaria provocata dal Covid-19, il governo in questo ultimo mese sta continuando ad emanare una serie di decreti molto restrittivi che ci obbligano a rimanere a casa, o in alcuni casi a non poterci recare a lavoro e ad uscire solo per concrete necessità.

Non tutti percepiscono l'applicazione di questi provvedimenti come delle misure necessarie a contenere ed evitare il contagio.

Ad alcuni sembra quasi di essere stati privati della propria libertà, e non accettano tali restrizioni. 

Si può davvero parlare di privazione della propria libertà? Che cosa intendiamo per "essere liberi". 

La nostra libertà si limita soltanto nel non poter fare ciò che avremmo voluto. Ma il nostro essere forse dovrebbe essere inteso come la comprensione di ciò che siamo realmente e questa forzata quarantena inevitabilmente ci ha indotto a riflettere, a fermarci, a spiegarci chi realmente siamo e cosa profondamente desideriamo per sentirci autententicamente noi stessi. 

Martin Luther King disse: "La mia libertà finisce dove inizia la vostra". Oggi ci interroghiamo se l'esperienza di isolamento sociale, di reclusione forzata, di misure restrittive incidano fortemente sul nostro essere liberi di agire, di scegliere, di fare...  L.L.