IL VALORE DEL TEMPO
Non siamo padroni del tempo, che ci sfugge e non riusciamo a
controllare, che non passa mai quando ci annoiamo, che non riusciamo a fermare
nemmeno per un attimo quando stiamo facendo qualcosa d’importante. Il tempo
rievoca il presente, l’oggi, il momento, l’attimo… ma anche la tristezza, la
sfiducia, la mancanza di risposte del passato e la speranza, l’impegno, il
possibile del futuro.
L'esistenza dell'uomo è divenuta frenetica, ricca di impegni
e attività di svago quotidiane, che tengono occupate le persone in tutte le ore
della giornata. Il vero problema dell'esistenza umana è il tempo. Molte volte
ci impegniamo in attività spesso inutili, che hanno come unico scopo quello di
"ammazzare il tempo”, azione che però si rivela controproducente, perché
ci allontana dalla questione fondamentale. Maggior parte degli uomini
preferisce non riflettere sulla questione del tempo per non incorrere nell’angoscia.
Teniamo la nostra mente impegnata in azioni che fingiamo siano necessarie per
la nostra vita, ma che in realtà sono una fragile copertura. La natura
dell'uomo lo porta a voler controllare tutto ciò che lo circonda. Lo stesso
però non può farlo con il tempo, elemento che non è in grado di gestire nel suo
scorrere inesorabile.
Ad oggi però la concezione del tempo, da sempre esistita, è
cambiata. Parlando personalmente, se prima non mi soffermavo a riflettere sul
tempo, oggi invece mi viene spontaneo farlo date le circostanze in cui tutti ci
troviamo. Ripenso a tutte quelle cose fatte a cui non davo peso, e che oggi,
vedendomele mancare, mi portano a dargli importanza. Da sempre noi umani
viviamo un tempo ordinario in cui sono scandite le nostre azioni abituali della
giornata, della settimana e del mese. In questo momento però, ciò che
avvertiamo è la perdita del tempo ordinario. Oltretutto il tempo straordinario
di questi giorni è diverso da quello delle vacanze, piene di divertimenti.
Quello di oggi è un tempo nuovo, un tempo di riflessione.
Da un momento all’altro, ci siamo visti mancare qualsiasi
tipo di libertà. Nel 2020, nel momento in cui si pensava di vivere in un
mondo libero, autonomo e capace di imporre la sua volontà. Libertà che non
avremmo mai pensato di poterci veder negare e che non avremmo mai messo in
discussione sono ora al centro di decreti e permessi.
A questo punto la domanda sorge spontanea: nel tempo
dilatato e lento delle giornate fermate dal covid-19, che cosa ci siamo persi
della vita che è passata così velocemente?
È proprio questo che mi porta a ripensare a tutti quei
pomeriggi in cui ho preferito restare a casa piuttosto che uscire,
semplicemente perché non mi andava. Con il senno di poi, avendo vissuto questa situazione,
sicuramente farò in modo che questo non accada più. Anche il semplice caffè con
le mie amiche, la semplice passeggiata, il semplice andare a fare la spesa,
girare per i negozi, andare fuori paese, sono cose che da oggi non darò mai più
per scontate.
Ritengo che questo momento di stop totale, abbia portato la
maggior parte di noi a riflettere sul senso del tempo. In parte ci ha fatto
maturare, ci ha fatti cambiare, ci ha fatto riscoprire il valore della
famiglia: passando ormai tutta la giornata con loro abbiamo imparato a
conoscere quegli aspetti che prima magari non erano emersi, ci ha insegnato a essere
più pazienti, più tolleranti, ci ha fatto riscoprire il senso di attesa, il
saper aspettare e non avere tutto subito. L’attesa di un futuro migliore, la
lentezza delle azioni ordinarie, l’attesa nella realizzazione di un desiderio,
ci permettono anche di far maturare l’idea che il “tempo di attesa” non sempre
è un tempo negativo che genera insofferenza. E’ proprio in questa situazione
che il detto “l’attesa aumenta il desiderio”, centra appieno il mio stato
d’animo.
GIORGIA MANCINO VC



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