Il male ci appartiene...
Il male esiste ce ne dobbiamo fare una ragione,è parte integrante di noi, ci costituisce,chi più chi meno,ma ognuno di noi ha almeno una puntina di male all’interno del proprio animo,è inutile negare o simulare il contrario, forse a causa del peccato originale, forse per allineamenti cosmici ma il male ci appartiene.
Pensateci, chi di voi non ha mai fatto del male?
Penso sia pari al numero di coloro che non hanno mai ricevuto del male.
Magari lo avete fatto inconsciamente,il che non vi giustifica affatto,far del male senza nemmeno accorgersene,dandoci quindi poco peso, è ancora peggio che farlo volontariamente.
L’uomo,quindi,è come un animaletto introdotto all’interno di una teca dotata di 2 lati (uno più oscuro e uno più lucente) sta a questo animaletto la decisione,se vivere nella parte oscura della teca o nella parte luminosa. Certo ogni tanto può capitare di inciampare e cadere nella parte oscura della teca ma,non è un problema,basta acquisire l’esperienza,tornare nel giusto lato e ripromettersi di guardare meglio dove si cammina.
La possibilità di scegliere, inoltre, da che parte di teca vivere è ciò che differenzia tutti gli altri animaletti dall’animaletto dell’uomo, il prezioso libero arbitrio, ognuno di noi può decidere di prendere la strada più giusta o che li convenga, ma naturalmente bisogna assumersene ogni responsabilità.
Riconducendomi al pensiero di Agostino,secondo in cui il male non esiste ma è solamente privazione di bene, vorrei aggiungere che sì il male è strettamente legato al bene, tanto che senza di esso non esisterebbe, ma anche il bene è legato al male e anche il bene senza il suo opposto non esisterebbe.
In conclusione, quindi, a parer mio il male e il bene esistono entrambi ed entrambi appartengono all’essere perché senza la “metà buia” della teca l’uomo non si riuscirebbe mai a rendere conto di quanto sia splendido vivere nella “metà lucente”.
SAVERIO DE BENEDICTIS IV C
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