lo sviluppo del genere umano è un male?
All’interno della filosofia patristica, Agostino offre una sua concezione di ‘male’. Secondo la sua visione il male non esiste, in quanto o è parte di un ordine cosmico che è globalmente considerato bene oppure è dovuto dall’uomo. La sua filosofia finisce quindi per risolversi in un assoluto ottimismo teologico. A differenza di questa concezione del male di Agostino, che lo vogliamo o no, il male è costantemente presente nel nostro mondo: basti pensare non solo ai grandi cataclismi naturali o peggio, agli errori inflitti da guerre ed attentati terroristici, ma anche più semplicemente, alle frequenti vicende di cronaca riguardanti omicidi e violenze di ogni tipo. Senza contare il dolore personale di chi perde improvvisamente un familiare, oppure vede un suo congiunto soffrire a causa di un incidente o di una grave malattia.
E perché allora Dio, buono ed onnipotente, non interviene con il bene per sopraffare il male? Possiamo provare a dare alcune risposte: oltre alle classiche teorie quali che Dio è buono ma il diavolo ci mette lo ‘zampino’ e provoca il male, quella in cui forse ci dovremmo rispecchiare è quella secondo la quale il male esiste perché Dio ha voluto dare all’uomo il libero arbitrio.
Infatti oltre ai mali inevitabili, quali le catastrofi naturali, i terremoti, gli uragani, ecc… che non possono essere negati né da Dio,né da nessuno; i mali commessi dal nostro intelletto sono quelli che realmente possono essere definiti tali. Infatti, che sia fatto in maniera volontaria o involontaria, li commettiamo ugualmente. Dipenderà ovviamente sempre da caso a caso, ma a volte sono indispensabili, per l’equilibrio della civiltà umana. Per rifarci ad un esempio, basti pensare al ‘male’ che ha provocato la scomparsa dei dinosauri e degli animali preistorici, ha permesso lo sviluppo del genere umano.
Tria Gianvito 4C



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