Come se la vita fosse una gara...
L’articolo 21 della Costituzione Italiana dichiara che ogni uomo possiede la libertà di pensiero e di esprimere la propria opinione. Spesso, però, si decide di seguire la gente più carismatica o comunque la massa, non costruendo, quindi, una personalità propria, anche solo per sentirsi accettati o compresi in qualcosa che in realtà non ci appartiene.
Come afferma Josè Ortega y Gesset staccare dalla vita quotidiana per prendersi il giusto tempo per analizzarsi, capirsi, e di conseguenza capire il resto che ci circonda è laborioso e porta via tempo che si preferisce sfruttare in altro modo.
L’uomo nel corso del tempo ha prediletto concentrarsi sugli aspetti materiali a discapito di valori morali, poiché impegnato nell’affermarsi o nel dimostrare il proprio valore al resto del mondo. Ognuno di noi si sente in competizione con “l’avversario”, come se la vita fosse una gara al termine della quale viene riconosciuto un premio, perdendo, così, quelli che sono i valori etici e morali da seguire.
Nel corso del tempo sono venuti a mancare gli ideali e i punti di riferimento, offuscati da un’ombra onnipresente di corruzione causata dalla foga di giudicare un individuo dai propri averi e delle proprie ricchezze.
L’uomo, però, sente il bisogno costante di porsi delle domande di natura esistenziale, alle quali, spesso, non sa dare una risposta; ed è per questo che è fondamentale la figura del filosofo. Il suo compito è quello di trovare la verità e cercare di dare delle spiegazioni ai quesiti sui quali l’uomo si sofferma, perciò, può essere paragonato ad un ricercatore di pepite in miniera.
Come afferma Josè Ortega y Gesset staccare dalla vita quotidiana per prendersi il giusto tempo per analizzarsi, capirsi, e di conseguenza capire il resto che ci circonda è laborioso e porta via tempo che si preferisce sfruttare in altro modo.
L’uomo nel corso del tempo ha prediletto concentrarsi sugli aspetti materiali a discapito di valori morali, poiché impegnato nell’affermarsi o nel dimostrare il proprio valore al resto del mondo. Ognuno di noi si sente in competizione con “l’avversario”, come se la vita fosse una gara al termine della quale viene riconosciuto un premio, perdendo, così, quelli che sono i valori etici e morali da seguire.
Nel corso del tempo sono venuti a mancare gli ideali e i punti di riferimento, offuscati da un’ombra onnipresente di corruzione causata dalla foga di giudicare un individuo dai propri averi e delle proprie ricchezze.
L’uomo, però, sente il bisogno costante di porsi delle domande di natura esistenziale, alle quali, spesso, non sa dare una risposta; ed è per questo che è fondamentale la figura del filosofo. Il suo compito è quello di trovare la verità e cercare di dare delle spiegazioni ai quesiti sui quali l’uomo si sofferma, perciò, può essere paragonato ad un ricercatore di pepite in miniera.
Possiamo, quindi, affermare che ognuno di noi, come essere pensante può essere considerato filosofo?
Tita Petrelli


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